35.mo anniversario di sacerdozio
Pubblicato da Don Natale Ioculano in Pubblicazioni Parroco · Lunedì 01 Lug 2024 · 3:00
Tags: Parrocchia, San, Francesco, Gioia, Tauro, Don, Natale, Ioculano
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Credo di poter dire senza ombra di dubbio che ciò che mi ha portato fin qui è stato il continuo rinnovarsi di ciò che mi ha fatto iniziare. L’accadere continuo della Grazia
che nonostante l’insicurezza, lo spaesamento, lo smarrimento, il disagio tante volte sperimentati non ha permesso che venisse estirpato in me il desiderio di vivere e di vivere per un di più.
In questi anni di ministero ho fatto tante esperienze, ho girato tante parrocchie e sono stato dove mai pensavo potessi arrivare, tutto questo è accaduto non per inseguire un sogno ma per seguire e amare Gesù nelle circostanze in cui mi ha posto di volta in volta, rimettendomi in gioco e facendomi crescere sempre di più.
Ovunque sono stato in questi anni, credo di poterlo dire senza presunzione, non ho portato me stesso, ripetendo un repertorio personale, ma ho servito il Signore nel suo tempo e in ogni comunità o luogo facendo mia la vita e le domande delle
persone incontrate e a me affidate. Ogni parrocchia o luogo serviti sono stati unici e mai uguali. Questo mi ha permesso di imparare da tutti e di crescere insieme a loro.
Anche di questo ringrazio Dio e tutte le persone incontrate in questi anni.
Il trentacinquesimo della mia ordinazione ricorre nel terzo anno che sono al servizio della parrocchia San Francesco da Paola. Parrocchia in cui mi trovo ancora una volta non per scelta mia ma per un’obbedienza che ho sempre ritenuto doveroso
accogliere e seguire convinto che in ogni scelta del Vescovo ci fosse la volontà del Signore. Sono sempre più convinto che ogni scelta che mi ha riguardato è sempre stato il Signore a prendere l’iniziativa per portare a compimento un disegno che solo
lui sa e conosce pienamente e che a me è chiesto di scoprirlo e realizzarlo ogni giorno fino a quando Lui vorrà.
Il sacerdozio ministeriale è sempre legato a un servizio alla Chiesa nei luoghi e nei tempi stabiliti dal Signore. Oggi mi vuole qui con tutti voi che per me siete la comunità che servo e anche la famiglia a cui sono stato affidato. Una comunità, la nostra, diversa da tutte quelle servite finora. Complessa e perciò ricca di diversità e di vita. Diversità che, come detto tante volte, non va semplificata ma abitata e vissuta nella sua ricchezza di espressioni e di carismi. In tre anni voi avete avuto modo di conoscere me e io di conoscere voi, una relazione che ha prodotto una bella familiarità con molti e questo fa ben sperare per il cammino che ci aspetta e per l’impegno a costruire insieme una bella comunità.
Essa sarà tanto più bella quanto più vivrà in unità le sue espressioni che abbracciano tutti, nessuno escluso.
Concludo ringraziando quanti dal 1978 con Comunione e Liberazione a oggi ho incontrato e sono stati significativi per il mio cammino umano e spirituale per finire a tutti voi che avete voluto unirvi a me in questa messa di ringraziamento. La vostra
presenza è il dono più grande.
Grazie di cuore a tutti e a ciascuno. Grazie a quanti hanno organizzato e collaborato a rendere unica questa ricorrenza.