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Parrocchia San Francesco
Pubblicato da Don Natale Ioculano in Pubblicazioni Parroco · Domenica 24 Ott 2021 · Tempo di lettura 2:45
Tags: DonNataleIoculanoParrocchiaSanFrancescoGioiaTauro
Domani, domenica 25 ottobre, vivremo insieme ai nostri ragazzi dell’oratorio la festa dello sport. È la prima manifestazione aperta al territorio, cioè alle parrocchie vicine e no. Essa, dedicata al Beato Michele Rua, nasce dalla convinzione dell’alta funzione educativa dello sport che se vissuto «secondo la visione cristiana, diventa "principio generativo" di relazioni umane profonde, e favorisce la costruzione di un mondo più sereno e solidale» (Giovanni paolo II).
«La pastorale giovanile, insieme a quella familiare, costituisce una priorità della Chiesa in Italia. E proprio l'Oratorio è luogo in cui queste due attenzioni pastorali naturalmente convergono: luogo di educazione e di co-educazione, che si affianca in maniera quanto mai opportuna all'opera educativa dei genitori. I ragazzi, in effetti, hanno bisogno di un ambiente in cui rafforzare, con altre figure e altre dinamiche, i valori ricevuti in famiglia. A tale scopo contribuisce efficacemente anche l'attività sportiva. Se ben impostata, infatti, essa aiuta i giovani ad essere generosi e solidali» (Giovanni Paolo II).
«Lo sport è sicuramente uno dei fenomeni rilevanti che, con un linguaggio da tutti comprensibile, può comunicare valori molto profondi. Può essere veicolo di alti ideali umani e spirituali quando è praticato nel pieno rispetto delle regole; ma può anche venir meno al suo autentico scopo quando fa spazio ad altri interessi che ignorano la centralità della persona umana» (Giovanni Paolo II).
«Lo sport, infatti, è un bene educativo e culturale, capace di rivelare l’uomo a sé stesso ed avvicinarlo a comprendere il valore profondo della sua vita…
La Chiesa si interessa di sport, perché le sta a cuore l’uomo, tutto l’uomo, e riconosce che l’attività sportiva incide sull’educazione, sulla formazione della persona, sulle relazioni, sulla spiritualità. Lo testimonia la presenza di spazi ludici e sportivi negli oratori parrocchiali… [essi] sono palestre di umanità, luoghi di incontro in cui coltivare anche quel forte desiderio di vita e d’infinito che c’è negli adolescenti e nei giovani» (Benedetto XVI).
«Vi potrebbero chiedere come possiate sperare che lo sport sia lo strumento per risolvere tanti e tali problemi, e per realizzare una trasformazione così profonda della nostra società. Possiamo rispondere che lo sport può farlo perché migliora le persone, e può favorire una cultura del dialogo e dell’incontro rispettoso. La lotta con gli avversari, nelle competizioni sportive, è sempre definita “incontro”, e mai “scontro”, perché alla fine, sebbene sia meglio vincere, in un certo senso si vince entrambi. Ecco il mondo che sogniamo, e che con determinazione vogliamo costruire, sulla base di un agonismo sano, che veda sempre nell’avversario anche un amico e un fratello» (Papa Francesco).
La parola dei Pontefici e del loro magistero incoraggia il nostro impegno con e per i giovani e invita a vivere l’oratorio come uno spazio privilegiato di fraternità in tutti i sensi. Con questi sentimenti guardiamo il futuro con fiducia e speriamo che quella di domani sia la prima di altre manifestazioni che affermino i valori in cui crediamo e per i quali ci impegniamo.


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