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Il segreto della santità

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Gioia Tauro

Il segreto della santità

Parrocchia San Francesco
Pubblicato da Don Natale Ioculano in Pubblicazioni Parroco · Sabato 29 Gen 2022 · Tempo di lettura 3:45
Tags: DonNataleIoculanoParrocchiaSanFrancescoGioiaTauro
Il 26 gennaio u.s., Suor Marinella, delle figlie di Maria Ausiliatrice, ha presentato la Strenna dal tema “Fate tutto per amore, nulla per forza”. La sua testimonianza, tutta incentrata sulla figura di San Francesco di Sales, ha mostrato le meraviglie che si possono compiere amando.
 
 
Ieri, 28 gennaio, abbiamo iniziato il triduo che ci porterà a festeggiare San Giovanni Bosco il 31 p.v. La caratteristica di quest’anno, il primo senza la presenza dei Salesiani, è che triduo e festa inclusa saranno completamente animate dai giovani della Parrocchia, con rappresentazioni e testimonianze di cosa il carisma di San Giovanni Bosco ha suscitato nella loro vita.
 
 
Ascoltando e osservando l’entusiasmo di Suor Marinella e quello dei nostri giovani, nel preparare il triduo, mi è venuto spontaneo constatare che i santi entusiasmano sempre. Credo, però, che per comprendere la loro attualità occorre andare oltre al detto e al fatto da loro. Per imitarli o meglio seguirli non si deve solo ripetere quello che hanno detto e quello che hanno fatto ma è necessario andare al perché hanno vissuto in quel modo.
 
 
Restando alle figure dei santi sopra nominati si può scoprire che San Francesco di Sales (1567 – 1622) sin da piccolo si innamorò di Cristo e in Cristo e per Cristo si impegnò nello studio ed eccelse in tutti i campi. Non solo divenne un insigne predicatore e successivamente Vescovo ma si preoccupò soprattutto di trasmettere Gesù Cristo a tutti e per questo da tutti si fece sempre comprendere così come pure tutti da lui trovarono ascolto e comprensione.
 
 
San Giovanni Bosco (1815 – 1888) sin da piccolo imparò dapprima dalla mamma e successivamente da sacerdoti Santi ad amare il Signore e nel suo amore modellare la propria vita secondo le indicazioni che ebbe anche nel sogno di quando aveva nove anni. Attinse molto dalla dottrina di San Francesco di Sales al punto che chiamò l’ordine Salesiano. L’amore genera amore la santità genera santità.
 
 
È fuori luogo pensare a questi santi semplicemente come a persone virtuose con capacità divine. No! Sono stati uomini come tutti gli uomini ma che, come pochi, seppero accogliere abbondantemente nella loro vita l’amore del Signore Gesù Cristo e seppero, con la loro stessa vita, tradurlo in parole e opere secondo quanto il Signore Stesso chiese loro. San Giovanni Bosco non si preoccupò di imitare San Francesco di Sales ma trasse dalla sua dottrina e dalla sua vita quanto gli fu utile per realizzare l’originale opera che Dio stesso ha voluto compiere attraverso di lui divenendo così il Santo dei giovani di tutti i tempi.
 
 
Allora stare una serata a sentire una suora parlare, dedicarsi del tempo per partecipare a un triduo e a una festa serve per alimentare l’ardore di seguire il Signore Gesù Cristo, per accogliere, dalla sua infinita misericordia, la grazia che permette di non rimanere prigionieri di ciò che non fa crescere e che pur lusinga; di comprendere chiaramente come il Signore desidera essere amato al punto da cambiare, se necessario, le abitudini e il modo di agire.
 
 
Un’ultima cosa è utile sottolinearla. Sempre restando nei santi sopra detti. Tutti e due non sono state affatto isole, hanno avuto alle spalle e a fianco persone concrete e una comunità e nello stesso tempo hanno generato loro stessi una comunità così numerosa da raggiungere i nostri giorni.
 
 
La santità allora non è la stoffa dei super uomini o dei super eroi ma degli uomini veri che hanno vissuto nel cuore della Chiesa e dal cuore della stessa hanno attinto l’amore di Cristo che li ha portati a essere incarnati nel loro tempo e capaci, con la loro stessa vita, di indicare la speranza di una umanità nuova possibile solo vivendo l’amore a Cristo nella Chiesa e con la Chiesa.
 
 
Don Natale Ioculano


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