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Festa di San Giovanni Bosco 2023

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Gioia Tauro

Festa di San Giovanni Bosco 2023

Parrocchia San Francesco
Pubblicato da Don Natale Ioculano in Pubblicazioni Parroco · Sabato 28 Gen 2023 · Tempo di lettura 2:45
Tags: DonNataleIoculanoParrocchiaSanFrancescoGioiaTauro
Una fredda sera di autunno, San Giovanni Bosco si trovava nella stazione di Carmagnola in attesa di prendere il treno. Proprio lì, quella stessa sera, si trovarono a passare un gruppo di monelli intenti a combinare una delle loro mascalzonate. Alla vista del sacerdote invece di proseguire, tutti, cambiarono direzione allontanandosi da Don Bosco, tutti tranne quello che sembrava essere il capo. Questi andò verso don Bosco per dimostrare che non aveva affatto paura. Bastarono poche frasi per far capire a don Bosco e vedere in quel ragazzo un’anima preziosa che però andava alla deriva. Dovendo prendere il treno in arrivo, non potendosi trattenere oltre, Don Bosco diede al ragazzo una medaglia e gli disse di rivolgersi al viceparroco di Carmagnola. Incuriosito, il ragazzo, si recò dal viceparroco, don Ariccio, questi visto la medaglia capì l’intenzione di don Bosco così gli parlò di lui dicendogli che a Torino egli aveva una grande casa, a Valdocco, con centinaia di ragazzi che correvano, si divertivano e imparavano tante cose inoltre chiese se a lui sarebbe piaciuto andarci. Il ragazzo qualche giorno dopo, col permesso della madre, prese per la prima volta il treno che, da Carmagnola, lo portò a Torino, da Don Bosco.
Il ragazzo si chiamava Michele Magone, nato a Carmagnola (Torino) il 19 settembre 1845. Orfano di padre, passava il suo tempo in mezzo alla strada, povero e abbandonato a sé stesso, ma non da Dio. L’incontro con don Bosco, infatti, fu provvidenziale. Michele venne accolto a Valdocco che fu per lui un ambiente favorevole, lì la sua vitalità venne valorizzata e favorita ad esprimersi al meglio. Morì il 21 gennaio del 1859, a soli 14 anni.
Sarà proprio Michele Magone la figura di riferimento per i nostri ragazzi che animeranno il triduo in preparazione alla festa di Don Bosco, già a partire da questa sera, 28 gennaio. Domani, domenica 29, si terrà il “don Bosco day”, una giornata all’insegna dell’incontro, dell’amicizia e della fraternità, aperta a tutti.
Martedì 31 gennaio celebreremo la festa di San Giovanni Bosco, anche quest’anno animata completamente dai nostri giovani dell’oratorio.
Niente nella vita accade a caso. Come ho detto prima, l’attesa del treno, per don Bosco fu un’opportunità ed è stata l’occasione di salvezza per il ragazzo. La figura di Don Bosco, e tutto ciò che essa ancora ispira, può essere una bella occasione, per tutti noi, per crescere a livello personale e comunitario. Si tratta di scegliere e avere il coraggio di mettere da parte le sempre crescenti occupazioni, che prendono tutto di noi, per dedicare un po’ di tempo per la propria vita e per raccogliere le giuste energie utili alla salvezza.
Vi aspettiamo, per vivere e accogliere quanto don Bosco e Michele Magone avranno da dirci.
Don Natale Ioculano


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