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Anno Pastorale 2022-2023

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Gioia Tauro

Anno Pastorale 2022-2023

Parrocchia San Francesco
Pubblicato da Don Natale Ioculano in Pubblicazioni Parroco · Sabato 01 Ott 2022 · Tempo di lettura 3:15
Tags: DonNataleIoculanoParrocchiaSanFrancescoGioiaTauro
Domani, 2 ottobre 2022, inizia ufficialmente l’anno pastorale 2022-2023. Nella messa delle ore 11,00 ci sarà il mandato a tutti gli Operatori Pastorali della Parrocchia e nel pomeriggio si farà festa in oratorio con tutti i bambini e bambine, ragazzi e ragazze del catechismo e dell’oratorio, insieme alle famiglie che vorranno onorarci della loro presenza. Sarà una giornata importante perché metterà al centro di ogni servizio e di ogni attività parrocchiale l’amore di Dio per gli uomini e l’amore degli uomini per Dio. È solo l’amore ricevuto e ricambiato che fa la differenza di ogni attività e di ogni servizio. Sarà proprio l’amore il filo conduttore dell’anno pastorale 2022-2023.
L’amore, in questo anno, prenderà l’immagine di un albero. Esso ha le radici un tronco e i rami con le foglie.
Le radici non ricordano solo il passato ma anche una realtà, invisibile agli occhi, che rende possibile la vita di tutto l’albero. Esse cercano nella terra quanto è utile per rigenerare l’intero albero ed è come se ascoltassero, nel silenzio delle profondità, la voce della terra per carpire l’humus e in un certo senso decidere di passarlo alla pianta. L’importanza del rigenerarsi, dell’ascoltare e del decidere li scopriremo nei mesi di ottobre e novembre.
Il tronco è non solo segno della storia dell’albero ma anche un ponte tra l’invisibile (le radici) e il visibile che cresce (i rami). Il suo ruolo è fondamentale, poggia sulle radici e con la sua stabilità sostiene i rami anche quando imperversa la tempesta. È come se si prendesse cura dei rami ed è come se dicesse si alla linfa affinché dalle radici possa raggiungere i rami. È come ascoltare il bisogno dei rami e dialogare con le radici perché tra le due periferie ci sia unità. È dalle radici che la vita fluisce al tronco e dal tronco ai rami che si rivestono di foglie e di fiori per poi produrre buoni frutti. Il tronco, che accompagnerà il cammino di dicembre e gennaio, ci aiuterà ad approfondire il fatto che bisogna prendersi cura di sé stessi e degli altri che Dio mette accanto nella Comunità e nella società; che bisogna ascoltare per imparare l’essenziale, utile alla vita e al bene di tutti; infine, dall’ascolto attento nasce il sano dialogo che è incontro, scambio, sostegno, solidarietà, comunione. L’ascolto che precede il dialogo evita di imporre schemi non appropriati alla vita e non utili al bene comune e aiuta a vivere l’ideale cristiano, l’unico che unisce e fa crescere.
I rami sono in un certo senso le radici capovolte, l’invisibile che si rende visibile e incontrabile nel presente. Il visibile che, in quanto maggiormente esposto, ha bisogno del tronco e delle radici per non cedere ed essere così trasportato dalle correnti. I rami rappresentano il presente. Essi lungi dall’essere isolati dalle radici e staccati dal tronco. L’immagine dell’albero insegna che tutto deve concorrere al bene. Uscendo fuori dalla metafora, il processo appena descritto implica il sacrificio di saper ascoltare, dialogare, decidere per creare unità e superare le fronde che creano ombre nelle relazioni, il tutto per avere un futuro e quindi una continuità oltre il presente. I rami accompagneranno il cammino dei mesi febbraio – maggio.
L’obiettivo finale, del percorso descritto, è quello di incominciare a vedere l’unità nella complessità della nostra parrocchia e il volto più marcato di una comunità che, rigenerandosi, ascoltandosi e dialogando, si trova più unita a Cristo e in Cristo unita essa stessa.
Don Natale Ioculano


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